Un medico, pediatra, di 54 anni è stato arrestato per violenza sessuale su un suo assistito, un ragazzino di 12 anni.
L’uomo è stato arrestato lunedì, è un medico che lavora in una struttura di Milano, che al momento sembra estranea ai fatti contestati al medico.
Grazie ad una perquisizione è stato anche ritrovato materiale pedopornografico.
L’arresto è scattato a seguito della denuncia fatta dai genitori del ragazzino, che era in cura dal medico, nello scorso marzo.
Sebbene non fosse uno psicologo, il medico aveva accolto il ragazzino, che dimostrava problemi, e che era stato condotto presso la struttura dalla mamma e dal papà.
Alla accusa il medico si è difeso sostenendo di avere voluto assecondare il piccolo così da potersi sfogare, giustificazione che non ha convinto nessuno, al punto che sono immediatamente scattate le manette.
La ricostruzione avrebbe dell’agghiacciante: il medico avrebbe violentato sessualmente il ragazzino, lo avrebbe ripreso in pose pornografiche e addirittura lo avrebbe poi perseguitato anche verbalmente, tempestandolo di sms e telefonate.
Sembra addirittura che le molestie si siano protratte dal 2006 fino allo scorso maggio, ovvero sin da quando il ragazzo era molto piccolo.
I primi sospetti sono arrivati dagli insegnanti del ragazzo, che avrebbero notato che il ragazzo aveva intenti suicidi. Allertato il medico, questi avrebbe accantonato la cosa dando risposte evasive.
I genitori però fortunatamente non hanno fatto lo stesso, e a questi segnali del ragazzo hanno invece dato peso diverso.
I due infatti avevano notato che questi intenti erano aggravati dalla presenza di quest ‘uomo sempre più invadente nella vita del figlio, che risultava fortemente turbato negli ultimi tempi.
A seguito dell’interrogatorio del ragazzo il Gip di Milano Paolo Guidi ha così firmato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del medico.
Si sospetta purtroppo che l’uomo possa avere abusato anche di altri piccoli pazienti che ha avuto in cura negli anni.
Non si comprende infine come il medico, già condannato in via definitiva nel 2006, abbia potuto continuare a esercitare la professione, arrivando a commettere reati così gravi.
fonte: La Repubblica