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Dimmi che Mano Hai e ti Dirò chi Sei

di Giuseppe Gagliano

23 Maggio 2014

I tratti somatici rivelano la nostra origine ma quello che fa la differenza è la personalità e il carattere. Nonostante ciò, possiamo dedurre, da alcuni particolari del nostro corpo, che tipo di persona siamo.

 

Prendiamo, per esempio, la mano. Essa rivela, anche secondo alcune pratiche cabalistiche, il futuro e la fortuna ma, in realtà, quello che i tratti di una mano possono manifestare sono i tratti caratteriali.

 

La mano più comune, se così possiamo definirla, ammesso che ci sia realmente, ha poche linee, ha un palmo largo le dita e le unghie corte e il pollice piatto. E’ la mano tipica della persona con un carattere semplice, dedita al lavoro manuale e poco intellettuale. È una persona fatalista, ama la natura, di solito non ama prendere responsabilità ma è, di solito, una persona molto generosa.

La mano essenziale, anche questa ha delle caratteristiche non ricercate. Ha dita separate, cioè, quando si chiude il palmo, non si uniscono; ha il pollice lungo e le unghie piatte. La persona che le possiede è molto attiva di temperamento e carica di intuito. E’ una persona pratica, energica e prende le sue decisioni d’impeto. Sa cosa vuole e come ottenerlo, usando la tenacia e la volontà. Lavora e vive in base a obiettivi e lotta per raggiungerli.

La mano pratica è prevalentemente quadrata e le dita, rispetto al palmo, sono corte. È la mano delle persone pratiche, forse eccessivamente meticolose, perseveranti, ricche di logica e senso critico ma povere di fantasia ed intuizione. Sono, comunque, delle splendide persone, molto sincere, concrete e generose.

La mano artistica ha la forma conica, con dita lunghe e appuntite. È una mano proporzionata e armoniosa e caratterizza le persone sensibili e piene di fantasia come, appunto, gli artisti. Più semplicemente può essere la mano di una persona impulsiva, dinamica e generosa, anche se di carattere indolente ed affettivamente instabile, con scarsa o nessuna fiducia in se stessa.

La mano riflessiva è lunga e con dita ossute, con unghie arrotondate, tipica del soggetto con temperamento logico ed equilibrato, portato al ragionamento e all’analisi, molto più che alla sintesi. Gli interessa tutto quel che concerne la cultura e particolarmente la letteratura. È un attento osservatore e, sotto un apparente scetticismo, nasconde un profondo idealismo. Questa tempesta interiore lo rende psicologicamente molto vulnerabile.

La mano psichica è la più bella dal punto di vista estetico: forma ovale, dita lunghe ed affusolate con unghie ben disegnate. Le possiede l’idealista all’eccesso, sognatore ad occhi aperti che vive in un mondo a parte, completamente scisso dalla realtà. È la mano del poeta, per eccellenza, pieno di angosce ed incertezze. Carente di senso pratico ma dotato d’intuizione, vive perennemente appoggiato ad un’altra persona da cui trae le certezze che non ha. Trova facilmente questo qualcuno facendo leva sull’irresistibile fascino che sa di avere.

Queste le caratteristiche predominanti che, naturalmente, si possono fondere tra loro dando origine a nuove caratteristiche che vanno, comunque, associate al colorito della pelle, il calore che emanano, la presa, la gestualità e la proporzionalità rispetto al corpo, nonché se appartengono ad un uomo o ad una donna.



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