La trasmissione “Striscia la Notizia” ha raccontato ieri sera una vicenda accaduta lo scorso novembre ad una famiglia di Santa Bona (Treviso).
Un bimbo di nove anni, allergico al latte è stato trasportato d’urgenza la pronto soccorso in preda ad un forte shock anafilattico.
Il bambino è stato subito sottoposto ad una terapia a base di farmaci cortisonici e adrenalina, cura usuale per pazienti con shock anafilattico in corso.
I genitori del bambino si sono insospettiti poiché il malore del figlio è avvenuto subito dopo che il bambino aveva mangiato dei biscotti la cui confezione riportava la dicitura “Senza latte”
Immediatamente la coppia si è rivolta ad un legale e ha fatto analizzare i biscotti. Dalle analisi è emerso che i biscotti mangiati dal figlio allergico presentavano tracce di latte.
A quel punto l’azienda che produce questi prodotti, e altri con dicitura uguale, la Probios di Campi Bisenzio (FI) è stata avvisata del caso, ed ha assicurato che avrebbe ritirato da tutti i punti vendita italiani i prodotti inquisiti.
Il Padre del bimbo, intervistato ieri sera a Striscia, ha affermato: «Dalla Probios abbiamo avuto garanzie che avrebbero prontamente ritirato dal mercato i prodotti contenenti latte». I prodotti dell’azienda sono i Bis-Farro e Bis-Kamut.
Nonostante l’azienda abbia garantito il ritiro, l’inviato di Striscia la Notizia Valerio Staffelli, in giro per i supermercati, ha potuto tranquillamente acquistare i prodotti, con palese imbarazzo della stessa Probios che ha poi segnalato il ritiro anche sul proprio sito con la seguente nota:
«Contrariamente alle caratteristiche specifiche richieste in fornitura, alle certificazioni in tal senso del produttore e a quanto espressamente indicato in etichetta, è stata invece rinvenuta in alcuni biscotti la presenza di tracce di latte»
Tracce che potevano essere fatali al bimbo allergico, la cui famiglia è intenzionata a far valere i propri diritti e a richiedere un congruo risarcimento.