L’influenza, in medicina, si definisce come una malattia infettiva contagiosa delle vie respiratorie, endemica ed epidemica, di origine virale e a carattere acuto. Nell’esperienza del paziente è una patologia stagionale con una specifica sintomatologia (febbre, dolori ossei e muscolari, generale stanchezza e inappetenza), ogni anno costringe un’enorme fetta di popolazione a cercare cure e rimedi antinfluenzali: ad oggi sono già 125mila gli italiani che hanno manifestato i tipici sintomi dell’influenza.
Sintomi dell’influenza, quali sono, come si trasmette il virus e come evitare il contagio:
Diciamo subito che l’influenza non è sola nel mondo dei virus stagionali, a farle buona compagnia vi sono i virus parainfluenzali, ovvero delle simil influenze che, però, risultano distinguibili dal virus influenzale per alcune caratteristiche. A fare la differenza sono proprio i sintomi e i dolori influenzali.
Qual è l vera influenza, come si distingue dai virus parainfluenzali?
La vera influenza, quello che viene classificato come virus influenzale, ha una sintomatologia precisa, sistematica e concomitante:
- i sintomi influenzali si manifestano improvvisamente, la malattia, cioè, colpisce con una caratteristica rapidità;
- la febbre sale improvvisa oltre i 38° e l’immediato innalzamento della temperatura ingenera facilmente brividi di freddo (chi parla di influenza senza febbre si confonde con virus parainfluenzali, l’influenza senza febbre non è influenza);
- contemporaneamente si manifestano dolori alle ossa e alle articolazioni;
- il mal di gola indica il coinvolgimento delle vie respiratorie;
- la tosse e il naso chiuso sono corollari diretti della situazione patologica;
- non può mancare un correlato indebolimento accompagnato da un invincibile sensazione di generale stanchezza e una sensibile perdita di appetito.
In sintesi la vera influenza, a differenza dagli altri virus parainfluenzali, scatena i sintomi appena elencati contemporaneamente e velocemente. Pertanto non si potrebbe parlare di influenza laddove manchi la concomitanza di queste sintomatologie.
Sintomi dell’influenza e sintomi dei virus stagionali, le differenze.
I sintomi dei virus parainfluenzali (come possono essere anche i virus intestinali) non sono veloci come quelli dell’influenza (mancano cioè del carattere della rapidità) e non sono altrettanto concomitanti.
Parlando dei virus parainfluenzali, possiamo citare come esempi i virus che portano solo disturbi intestinali (le persone comunemente e erroneamente parlano di influenza intestinale) oppure i virus che portano solo mal di gola: tra gli altri, basti citare il Rhinovirus che provoca solo raffreddore, congestione nasale e il mal di gola.
I virusparainfluenzali possono risolversi in tempi brevissimi, a volte la sintomatologia scompare nel giro di poche ore o uno\due giorni; l’influenza, invece, guarisce in 7-10 giorni e comunemente non lascia strascichi.
I sintomi dell’influenza (come anche i sintomi dei virus parainfluenzali) non si curano con l’antibiotico.
L’autoprescrizione è sempre sbagliata, è persino pericolosa quando si ricorra agli antibiotici in autonomia e senza il parere di un medico. Deve essere chiaro a tutti che i sintomi dell’influenza non si curano con l’antibiotico!
Il motivo è banale: gli antibiotici sono efficaci contro i batteri e non contro i virus, l’influenza e la simil influenza sono virali pertanto non hanno bisogno di cure antibiotiche. L’antibiotico diventa necessario esclusivamente in presenza di importanti complicazioni respiratorie, condizione che solo un medico può valutare.
Sintomi influenzali cosa prendere.
I sintomi dell’influenza si curano con il riposo, una dieta leggera e capace di un grosso apporto di liquidi, paracetamolo o ibuprofene possono abbassare la febbre e lenire i dolori ossei e muscolari, latte e miele aiutano a sedare la tosse.
Nella cura dell’influenza ha un grande ruolo il riposo perché aiuta a ripristinare il giusto equilibrio del corpo restituendo al fisico l’energia e le forze perdute. Forzare la ripresa del lavoro o delle comuni attività quotidiane è molto rischioso: un fisico debilitato è facilmente esposto alle ricadute.
I medici avvertono: l’influenza e i virus parainfluenzali sono altamente contagiosi, la prevenzione è essenziale. Restate lontani un metro da chi manifesta sintomi influenzali e parainfluenzali.
L’influenza e le parainfluenze usano la saliva e il muco come vettori, cioè si trasmettono attraverso le goccioline di saliva e muco emesse con tosse e starnuti, pertanto questi virus si veicolano nell’aria oppure per contatto con superfici infette.
I bambini piccoli (soprattutto nella fascia d’età 0-4 anni) e gli anziani sono i soggetti più a rischio, il corredo immunitario – che è incompleto nei bambini e indebolito negli anziani -li espone maggiormente al rischio di complicazioni o manifestazioni acute della patologia.
In età prescolare e scolare, invece, i bambini sono a più alto rischio contagio perché la promiscuità in cui vivono in ambienti chiusi (come le aule) aiuta la diffusione dei virus, senza contare che sino ai 5\6 anni i piccoli sono ancora estremamente portati a scoprire il mondo con la bocca e tendono ad “assaggiare” ancora gli oggetti portandoli, appunto, alla bocca.
Ecco cosa fare per evitare e\o minimizzare il contagio influenzale:
- Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone, è bene strofinare le mani sotto l’acqua per un tempo congruo, si raccomandano 40-60 secondi per ogni lavaggio.;
- in ambienti promiscui o a rischio, in mancanza d’acqua e sapone, i disinfettanti a base alcolica sono un buon presidio anti contaminazione;
- i medici raccomandano di evitare il contatto diretto con le persone ammalate, sarebbe opportuno mantenere una distanza pari ad almeno un metro da chi ha sintomi influenzali (o similari);
- arieggiare i luoghi di lavoro e gli ambienti domestici è importante, ma nei periodi di picco, se possibile, sarebbe bene evitare la frequentazione di lugli chiusi e promiscui;
- in caso di sintomi dell’influenza (o di virus parainfluenzali) è bene coprire bocca e naso con fazzoletti monouso dopo tosse e starnuti e lavarsi frequentemente le mani.
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